UNICO MIELE promuove e sostiene l’apicoltura in contesti urbani come strategia per risolvere lo spaventoso problema della scomparsa delle api dal nostro pianeta. La città è diventato un luogo protetto per questi fondamentali insetti impollinatori, un ambiente lontano da pesticidi e concianti utilizzati invece in modo massiccio nelle campagne.
UNICOMIELE.it promuove e sostiene l’apicoltura in contesti urbani come strategia per risolvere lo spaventoso problema della scomparsa delle api dal nostro pianeta. La città è diventato un luogo protetto per questi fondamentali insetti impollinatori, un ambiente lontano da pesticidi e concianti utilizzati invece in modo massiccio nelle campagne. Il nostro progetto di impollinazione urbana ti permetterà di avere un alveare senza sapere molto, o niente, sull’apicoltura. Questo programma è un’operazione chiavi in mano: installiamo e manteniamo gli alveari e ti consegniamo una parte del miele ultra locale alla fine della stagione.
Come puoi immaginare, posizionare un’arnia sul balcone di un condominio, non è una buona idea. Una delle tante problematiche è per esempio che le api sono attirare dalle luci artificiali. A meno che non si tratti di un tetto, la posizione migliore dove fare apicoltura è sicuramente un giardino sufficientemente ampio che rispetti le distanze minime. E’ sempre bene informare della tua iniziativa i tuoi vicini di casa.
La Legge 24 dicembre 2004, n. 313 disciplina le regole per la salvaguardia sanitaria e sicurezza dell’attività di apicoltura. Richiede una registrazione dell’apiario all’ Ufficio veterinario ASL di competenza territoriale. Sono anche definite le distanze minime da rispettare. “… Gli apiari devono essere collocati a non meno di dieci metri da strade di pubblico transito e a non meno di cinque metri dai confini di proprietà pubbliche o private. Il rispetto delle distanze di cui al primo comma non e’ obbligatorio se tra l’apiario e i luoghi ivi indicati esistono dislivelli di almeno due metri o se sono interposti, senza soluzioni di continuità, muri, siepi o altri ripari idonei a non consentire il passaggio delle api. Tali ripari devono avere una altezza di almeno due metri. Sono comunque fatti salvi gli accordi tra le parti interessate.“